venerdì 25 aprile 2008

Cessa il vento, calma è la bufera torna a casa il fiero partigian!

Oggi 25 Aprile, 2008 sono andato alla consueta manifestazione in ricordo della Liberazione di 63 anni fa. Respiro tuttavia un clima, anche ad Ospitaletto, di revisionismo storico, volto non tanto a cancellare i fatti, ma generalizzare i contenuti della festa del 25 Aprile.
Al centro del discorso di stamane è stata la commemorazione ai cari concittadini che hanno sacrificato la vita per la patria, l'importanza della Libertà, e la contrarietà verso tutte e guerre.
Pensieri e idee che sposo a pieno!
Chi non è d'accordo?
Ma il 25 Aprile è molto di più.

Il 25 Aprile è un popolo che dice NO al fascismo, che umiliò l'Italia e gli italiani per 20 anni, con la balla del posto al sole, ordine e disciplina, ronde, squadrismo, censure mediatiche di informazione e che mandò in giro per il mondo i nostri nonni a morire.
Il 25 Aprile è il sacrificio di chi lasciò moglie e figli, a volte la propria vita per raggiungere i partigiani bianchi e rossi sulle montagne per riappropriarci della libertà perduta.
Il 25 Aprile sono i partigiani.
Il 25 Aprile sono le staffette partigiane.
Il 25 Aprile è Italia è unita.
Il 25 Aprile sono fatti e non parole.
Il 25 Aprile è Resistenza.
Il 25 Aprile è antifascismo.
Il 25 Aprile è LIBERTÀ, DEMOCRAZIA, FRATELLANZA.


Il fatto è che una giunta di centrodestra non riesce pienamente a far propria questa festa.
Ma qui non si sta parlando di Veltroni o Berlusconi.
Ciò che ci ha consegnato la Resistenza è molto di più. Ed è di tutti!

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