domenica 9 maggio 2010

IL SINDACO CI TAPPA LA BOCCA PER NON FARCI PARLARE DEL CASO LEUCEMIE!

Il Consiglio Comunale del 25 febbraio si preannunciava sulla carta tranquillo, e non presentava punti all’ordine del giorno di particolare scontro ad eccezione dell’ennesima conversione d’area (al quale siamo purtroppo abituati) da agricolo a commerciale del terreno che fino a pochi mesi fa era di proprietà Chiari (padre dell’assessore Chiari).

Ma l’arroganza e la strafottenza degli amministratori leghisti e pidiellini ha trasformato per l’ennesima volta , il Consiglio Comunale in una caciare da Grande Fratello, alla quale noi consiglieri di Insieme per Ospitaletto abbiamo detto NO.

Cominciamo con ordine: come sempre accade, prima di discutere i punti all’ordine del giorno vi è lo spazio dedicato alle comunicazioni del Sindaco, alle risposte alle interrogazioni dei consiglieri comunale e il dibattito su eventuali mozioni, e è proprio qui che LEGA e PDL hanno dimostrato di non possedere il minimo rispetto verso le regole democratiche e di intendere “Ospitaletto” come il luogo dove far i propri porci comodi.

Le comunicazioni del Sindaco prevedevano il resoconto del pronunciamento ASL in merito al rilevante numero di malati di Leucemia riscontrati nel territorio comunale. Il Sindaco dopo aver chiarito come il dato ospitalettese fosse in linea con le percentuali dei paesi limitrofi (della serie: stiamo sereni, perché a star male siamo in molti!) si è rivolto in tono minaccioso a noi dell’opposizione incolpandoci di essere i fautori del terrorismo psicologico dilagante presso la comunità.

A nulla sono servite le ripetute richieste di intervento da parte di noi consiglieri comunali di minoranza per commentare tale importante argomento: Prandelli e la giunta LEGHISTA si sono trincerati dietro un formale “alle comunicazioni del Sindaco non è previsto intervento dei consiglieri” impedendo il democratico dibattito che dovrebbe essere pilastro del nostro amministrare il Paese.

La bagarre in sala consigliare si è trasferita per un’ora poi sulla mozione “sostegno economico alla crisi” proposta dal nostro capogruppo e respinta da LEGA e PDL, (Abrami, Giudici, Incontro compresi) giustificandosi del fatto che (a detta loro!!!) il comune già molto offerto per aiutare le famiglie in difficoltà (ma dove????!!!!!).
È un peccato constatare come coloro che vivono a palazzo, che hanno incarichi politici di Sindaco e Assessore, che si dividono tra il “Comune” e il “Broletto” (sede della Provincia) non conoscano minimamente la realtà delle fabbriche, del precariato, della Cassa integrazione, dei licenziamenti. E non sanno che il peggio non è passato: prima dell’estate per molte fabbriche scadranno le proroghe per la Cassa Integrazione, e molte nuove famiglie si troveranno senza stipendi…
Successivamente c’è stato lo spazio interrogazioni sui cassonetti e raccolta differenziata proposta da Elia Ravelli e quello sullo stato di degrado del palazzetto dello Sport proposta da me, ma di cui vi racconterò in un prossimo post.

Proprio mentre si dibatteva di queste interrogazioni il consigliere Danesi sfogliando il regolamento del Consiglio Comunale si accorse che il Sindaco ci aveva mentito: “è consentito ad un consigliere per gruppo intervenire per 5 minuti sulle comunicazioni del Sindaco” recita testualmente tale Regolamento.
Abbiamo chiesto quindi di poter intervenire, abbiamo chiesto che la lista che rappresenta il 45% degli ospitalettesi potesse esprimersi per questa grave situazione, continuamente minimizzata e sminuita dal Sindaco. Ma a questa nostra proposta il Sindaco non ha voluto ascoltarci, e in barba alla metà del Paese che non lo ha voluto, ha consegnato la parola al Segretario Comunale Scacciaffero come per ridicolizzarci, il quale con ghigno divertito ha risposto: “Il regolamento è stato frainteso, si parla solo di comunicazione di botto, non di comunicazioni iscritte all’ordine del giorno”.

Preeeego? Ma questi ci pigliano per i fondelli? A quel punto non c’erano più e condizioni per andare avanti. Ci siamo alzati e indignati abbiamo abbandonato l’aula.

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